top of page
Immagine del redattoreMarco Frongia

IL PICCHIADURO (BRUTTO) DI SABRINA SALERNO

Prendete uno dei generi videoludici di maggior successo e cucitelo addosso al personaggio della cultura pop che meno si adatta al genere in questione. È quello che è successo nel 1989 con Sabrina, picchiaduro a scorrimento con protagonista una Sabrina Salerno sulla cresta dell'onda.


Avete letto bene: picchiaduro a scorrimento. Insomma, Double dragon con Miss Liguria 1984; Golden Axe con la cantante di Boys; Altered Beast, ma con la star del film degli 883 Jolly Blu.

È come se oggi uscisse un soulslike con Diletta Leotta.


Prodotto dalla Iber Software nel 1989 e pensato per Amstrad Cpc, Msx e ZX Spectrum, non ha mai varcato i confini spagnoli. Le vedo le vostre facce sorprese, e le condivido.


Anche perché la grafica (non esattamente stupefacente) era questa qui:

Per chi se lo stesse chiedendo, Sabrina è quell'ammasso di pixel buffi a destra della porta.


Sabrina - Il gameplay del videogioco su Sabrina Salerno

Ma in cosa consiste il gameplay di Sabrina?


Lo scopo del gioco è permettere a Sabrina Salerno di arrivare sana e salva al proprio concerto, spostandosi (a piedi!) dall'aeroporto a uno studio tv. Lungo il percorso, verrà attaccata senza sosta da casalinghe, criminali di bassa lega e preti. Tutto perfettamente logico.


Ognuno di questi nemici sarà oneshottabile con un preciso tipo di attacco, ovvero uno tra ceffoni sui denti, calci bassi e... ehm... poderosi colpi di petto. Ci siamo capiti.

Insomma, un capolavoro pensato con tanto buon gusto e programmato con maestria. Imperdibile.

23 visualizzazioni

Post recenti

Mostra tutti

Commenti


bottom of page